Roccascalegna

approfondimento

Messa in sicurezza della Chiesa di San Pietro a Roccascalegna

Ingegneria e tutela del patrimonio con i nostri software STAP, MAX e PAC

Nel marzo 2015 un grave dissesto geologico ha interessato la chiesa di San Pietro a Roccascalegna, in provincia di Chieti. A seguito delle intense piogge, circa 1.600 m³ di roccia si sono distaccati dal versante nord-ovest, danneggiando il percorso pedonale sottostante e lasciando parzialmente sospese le fondazioni dell’abside. Il rischio di crollo della muratura ha reso necessario un immediato intervento di messa in sicurezza, che si è articolato in più fasi e ha coinvolto tecniche ingegneristiche complesse, sempre nel rispetto della natura monumentale dell’edificio.

Roccascalegna crollo

    Intervento di messa in sicurezza dell’abside
    La prima urgenza è stata garantire la stabilità dell’abside, fortemente compromessa dal crollo. Dopo una campagna di monitoraggio e di indagini geofisiche poco invasive, si è proceduto con un consolidamento preliminare tramite spritz-beton fibrorinforzato per stabilizzare la muratura a sbalzo. Successivamente è stato ricostruito il basamento fondale crollato con calcestruzzo alleggerito, riducendo il carico sulla roccia e ripristinando la corretta distribuzione dei pesi. Una volta ricreato il cuneo fondale, le murature sono state ancorate con barre d’acciaio e rifinite con pietrame locale, in modo da integrare esteticamente la nuova struttura con l’edificio storico.

    Roccascalegna abside

      Intervento di consolidamento della parete sud-ovest
      Parallelamente si è affrontato il problema della parete rocciosa instabile sotto l’abside. Le analisi geomeccaniche hanno evidenziato diffuse discontinuità che avrebbero potuto innescare nuovi crolli. Per aumentare la sicurezza, sono state realizzate chiodature profonde con barre Dywidag da 10 metri, abbinate a una rete d’acciaio ad alta resistenza mimetizzata con la roccia. A valle del costone, due ordini di micropali e una parete in calcestruzzo alleggerito, rivestita con pietrame di recupero, hanno completato il sistema di stabilizzazione, con funzione non tanto di contenimento quanto di collegamento strutturale dei tiranti.

      Roccascalegna parete

        Il ruolo dei software STAP, PAC e MAX
        Per la progettazione e la verifica delle opere di consolidamento, oltre ai rilievi e alle indagini geotecniche sul campo, sono stati utilizzati anche i software STAP – Stabilità pendii terreni sciolti e rocce, PAC – Paratie e MAX – Muri di sostegno. Questi strumenti hanno permesso di modellare con precisione i cinematismi di frana, analizzare le condizioni di equilibrio dei versanti e dimensionare le strutture di contenimento e i sistemi di ancoraggio. L’integrazione tra rilievo diretto e calcolo numerico ha consentito di ottimizzare gli interventi, migliorando l’affidabilità delle soluzioni e garantendo al tempo stesso il rispetto delle esigenze di conservazione del bene storico.

        L’intervento sulla chiesa di San Pietro rappresenta un esempio significativo di come l’ingegneria strutturale e geotecnica possano operare insieme per proteggere edifici storici minacciati da dissesti naturali. In questo processo, l’impiego dei software STAP, PAC e MAX, sviluppati dalla nostra azienda, ha fornito un supporto tecnico-scientifico, permettendo di valutare accuratamente le condizioni di stabilità e di progettare opere di consolidamento mirate. L’approccio multidisciplinare, arricchito dall’uso di strumenti di calcolo avanzati, ha consentito di salvaguardare un bene culturale di valore, restituendolo in sicurezza alla comunità e confermando l’affidabilità dei nostri strumenti nel supportare i professionisti del settore.

        san pietro roccascalegna

        Ringraziamo X Y z

        Vuoi scoprire di più sui nostri software?

        Contattaci e richiedi una consulenza personalizzata: sapremo consigliarti il software che fa più al caso tuo.